CANTO XXXIII Giuseppe Luciani, Canto XXXIII del Purgatorio, 2020 Acrilico su tela, cm 50x70 Dante ha finalmente raggiunto la cima della montagna del Purgatorio, dove si trova il Paradiso terrestre, è la fine di un lungo percorso di purificazione, ora i raggi solari penetrano, seppur ancora debolmente: il Poeta è adesso pronto per “salire a le stelle”. L’artista, Giuseppe Luciani, per quest’ultima scena della seconda cantica propone un paesaggio onirico, creando sulla tela atmosfere colorate evanescenti: Luciani sceglie il verde, richiamando i versi danteschi che alludono alle “piante novelle / rinovellate di novelle fronda”: è il colore della natura e della rinascita.Accanto al verde ci sono sfumature di azzurro, citazione del “fiume sacro”. Verde e azzurro sfumano in alto sul giallo che è energia, ma anche leggerezza, è il colore del cambiamento e rappresenta il futuro, infine: un ritorno alla luce. L’artista propone una natura immensa in cui l’animo puro si può abbandonare cullato da un bagliore infinito.